AUCLIS
Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana
COMUNICATO STAMPA DEL 26 SETTEMBRE 2024
OGGI E' LA GIORNATA EUROPEA DELLE LINGUE
Oggi, 26 settembre, si celebra, come ogni anno dal 2001, la Giornata Europea delle Lingue, istituita dal Consiglio d'Europa. Questa ricorrenza è finalizzata a sensibilizzare le popolazioni dei 46 stati europei sull’importanza dell’apprendimento delle lingue per potenziare il plurilinguismo e la comprensione interculturale, nonché per promuovere la ricca diversità linguistica e culturale dell’Europa. Il Consiglio d’Europa ha dedicato una particolare attenzione alla promozione delle lingue regionali o minoritarie, molte delle quali sono in pericolo d’estinzione, mediante la stipula della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie. Tali lingue sono infatti parte del patrimonio culturale europeo la cui tutela e promozione contribuiscono alla costruzione di un’Europa basata sulla democrazia e sulla diversità culturale. In tutta Europa si celebrerà questa Giornata attraverso vari eventi. Per quanto riguarda la Sicilia, l'AUCLIS (Associazioni Unite per la Cultura e Lingua Siciliana) segnala un evento online che riguarda anche la lingua siciliana. L'evento, dal titolo "Le Lingue Regionali di tre grandi isole mediterranee", avrà luogo nella serata del 26 (inizio ore 21,30). Fonso Genchi, Presidente dell'Accademia della Lingua Siciliana - che organizza l'evento col gratuito patrocinio dell'AUCLIS - dialogherà con Saveriu Luciani, ex Assessore del Governo Corso con delega alla lingua corsa, e con Stefano Cherchi, Coordinatore del Collegio Scientifico dell'Acadèmia de su Sardu, per scoprire e confrontare la situazione delle lingue corsa, sarda e siciliana. Sarà possibile assistere gratuitamente all'incontro online collegandosi al canale YouTube dell'Accademia della Lingua Siciliana a questo indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=6d4N42sGEHo
COMUNICATO STAMPA DEL 15 APRILE 2024
Grande successo per la "Simana dû Sicilianu"
Celebrata dai siculofoni in tutto il mondo. Adesso arrivano le regole per scrivere bene in siciliano.
Lo scorso 7 aprile si è conclusa la "Simana dû Sicilianu", cominciata il 31 marzo. Quest'iniziativa è stata proposta da Nick Panzarella, un siculo-americano di seconda generazione che ha messo su un gruppo di persone e un sito internet per dare corpo all'idea. La "Simana" è stata promossa da diverse associazioni di tutto il mondo tra le quali le 18 che fanno parte dell'AUCLIS (Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana). L'intento era quello di promuovere l'uso della lingua siciliana anche in quei contesti dove la usiamo poco o niente, promuoverne il suo studio e il suo uso sui social. I protagonisti della "Simana" sono state le singole persone che hanno voluto aderire all'iniziativa, modificando per l'occasione i loro comportamenti linguistici e dedicando un po' di tempo a studiare il siciliano. «Il bilancio che faccio di questa Simana, che si è celebrata quest'anno per la prima volta - dice Nick Panzarella - è molto positivo, forse oltre ogni aspettativa. Numerosi siciliani, in Sicilia e all'estero, vi hanno aderito; pure alcune testate giornalistiche, alcuni personaggi pubblici e influencer hanno voluto celebrarla ed anche promuoverla». Durante questa settimana alcuni siciliani si sono cimentati, spesso per la prima volta, col siciliano scritto, pubblicando sui social post nella lingua dell'Isola. Per loro non è stato facile e i dubbi e gli errori sono stati tanti ma lo spirito della settimana era: "parlare male in siciliano è sempre meglio di non parlarlo affatto".
A conclusione di questa iniziativa, le due organizzazioni che si occupano esclusivamente di lingua siciliana, la Cademia Siciliana e l'Accademia della Lingua Siciliana, convengono su 7 importanti regole da far arrivare a tutti coloro i quali volessero scrivere correttamente in siciliano. Li elenchiamo a seguire:
1. Il rotacismo, cioè la trasformazione del suono della D intervocalica o a inizio di parola in R, fenomeno che avviene in molte parti di Sicilia ma non dovunque, non si evidenzia nello scritto dove lasceremo la D etimologica. Esempi: diri e non riri; dumani e non rumani.
2. In siciliano la B e la G (e, in alcune zone anche la R e la D) in inizio di parola si pronunciano sempre doppie ma non evidenzieremo nella scrittura tale fenomeno della lingua parlata; per cui scriveremo Bonu (e non Bbonu), Gebbia (e non Ggebbia), Rota (e non Rrota), Dui (e non Ddui)
3. Ogni qualvolta la parte iniziale di una parola, venendo a contatto nel parlato con la parte finale di quella che la precede, cambia di suono, tale cambiamento non viene evidenziato nella scrittura; pertanto scriveremo tri cani (e non tri ccani), tri jorna (e non tri gghiorna), un jornu (e non un gnornu)
4. Quando vogliamo scrivere un termine nella sua forma abbreviata (ove esistesse), mettiamo l'apostrofo ad indicare la caduta di parte del termine intero: su' = sunnu; 'ccattari = accattari; se la forma intera non è più usata da nessuna parte, allora non c'è bisogno di mettere l'apostrofo: gnuranti (anziché 'gnuranti)
5. In alcune zone e in alcuni casi la R che precede un'altra consonante viene pronunciata I ('vocalizzazione'), in altre zone scompare e, in entrambi i casi, la consonante che segue viene pronunciata doppia; questi fenomeni del parlato non saranno considerati nella scrittura, dove rispetteremo l'etimologia, per cui scriveremo, ad esempio, portu e non pottu o puoittu
6. In alcune zone della Sicilia esiste la dittongazione metafonetica o quella incondizionata; nessuna di esse trova riscontro nella scrittura per cui scriveremo fora e non fuora, bonu e non buonu, buanu o buenu.
7. Tranne i monosillabi, nessuna parola in siciliano termina per O o E, a meno che non siano accentate.
AUCLIS
Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana
COMUNICATO STAMPA DEL
22 febbraio 2024
"Urge un nuovo approccio!" Auclis sigla un Manifesto e presenta 10 proposte per la lingua siciliana
Si è tenuto ieri a Palermo presso il Palazzo Reale, il primo convegno in presenza di AUCLIS. Davide Liotta che ha moderato il convegno, ha presentato l'AUCLIS descrivendo come è nata e cosa si propone. Prima di entrare nel vivo dell'evento, c'è stato il saluto, tramite videomessaggio, del parlamentare europeo Ignazio Corrao, cui sono seguiti i saluti in presenza - anche in rappresentanza dei loro gruppi parlamentari - dei deputati regionali Giambona, De Luca e Gilistro.
Il convegno, dal titolo: "Come valorizzare la lingua siciliana? 10 proposte operative" - che si è tenuto nella Giornata internazionale della lingua madre, istituita dall'UNESCO per promuovere le lingue materne e il multilinguismo - è stato animato anche da interventi di poeti e artisti. Nel corso del pomeriggio, sono state commentate le risultanze di alcune interviste online realizzate da AUCLIS con sei linguisti esperti nella tematica: tutti concordavano sullo status di "lingua" del siciliano. Molto apprezzato l'intervento in diretta del prof. Michal Belina, linguista dell'Università di Varsavia che ha invitato tutti i siciliani a cogliere ogni occasione per parlare il siciliano senza che ci si debba vergognare di non saperlo fare in modo adeguato. "L'unico siciliano mal parlato è il siciliano non parlato" ha ricordato il prof Belina.
I rappresentanti delle associazioni che hanno dato vita ad AUCLIS hanno descritto le 10 proposte operative che rappresentano delle possibili misure da adottare in un quadro di pianificazione linguistica volta alla rivitalizzazione della lingua e alla sua "normalizzazione". Dopo le 10 proposte, che Auclis ha già trasmesso a ciascuno dei 70 deputati dell ARS, le associazioni hanno provveduto a sottoscrivere un Manifesto per la promozione della lingua siciliana ideato e predisposto da Aurelio La Torre, dirigente della Presidenza del Consiglio, "al fine di canalizzare in modo strategico e strutturato le migliori energie indirizzate all promozione della lingua siciliana" come ha spiegato al pubblico in videoconferenza da Roma.
I rappresentanti di AUCLIS, terminato questo evento, affermano di "essere già al lavoro per continuare l'azione nel territorio e con la classe politica. Le nostre proposte rappresentano il primo passo per un cambio di approccio sul patrimonio del quale il siciliano è portatore. Siamo convinti che l'approccio di tipo pianificato che proponiamo sia l'unico valido per fare del siciliano un idioma normale e per rivitalizzarlo". Unanime il messaggio di Auclis "quello che vogliamo è che il siciliano venga considerato con il rispetto dovuto e che possa essere trattato senza pregiudizi sociali e ideologici"
Federazione Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana
AUCLIS
Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana
COMUNICATO STAMPA DEL
14 febbraio 2024
Lingua siciliana: "Urge una strategia di pianificazione linguistica"
La confederazione di associazioni unite per la cultura e la lingua siciliana presenterà le sue proposte il 21 febbraio all'ARS
La confederazione delle Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana (AUCLIS), in merito a quanto esposto ieri nella conferenza stampa dall'assessore Girolamo Turano e dall'eurodeputato Ignazio Corrao, fa sapere che considera positiva la scelta di coinvolgere gli artisti nei progetti scolastici sulla lingua siciliana. "Tuttavia - prosegue AUCLIS - nessuna lingua giudicata ‘vulnerabile’, come lo è dall’UNESCO quella siciliana- è riuscita a invertire la tendenza con le sole misure ascoltate ieri. Soltanto un adeguato progetto di pianificazione linguistica può rilanciare seriamente la lingua siciliana”.
Continua AUCLIS: “Le istituzioni regionali dovrebbero fare tesoro delle tante false partenze del passato e rivolgersi a esperti in pianificazione linguistica piuttosto che a filologi. Occorre prendere ispirazione dalle politiche di pianificazione e normalizzazione linguistica che hanno funzionato in Europa, come quelle del Galles o della Catalogna. Tuttavia, per adattarle e applicarle alla realtà siciliana occorrono persone esperte in materia e con visione strategica”.
L’AUCLIS fa sapere che presenterà le sue proposte strategiche in occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre, il prossimo 21 febbraio alle ore 16,00 a Palermo, presso la Sala Mattarella del Palazzo Reale. Il convegno, dal titolo “Come valorizzare la lingua siciliana? 10 proposte operative”, è rivolto tanto ai politici siciliani - già stimolati su queste tematiche dall’AUCLIS nei giorni scorsi con una lettera aperta - quanto alla cittadinanza.
Tra gli interventi previsti anche quelli di alcuni linguisti esperti in lingue regionali e minoritarie, in pianificazione linguistica e nell'insegnamento della lingua siciliana che - precisa AUCLIS - "non terranno relazioni accademiche ma formuleranno proposte operative".
Si tratta, in particolare, di Marco Tamburelli, professore di bilinguismo all'Università di Bangor, in Galles, e direttore dell'International Research Network on Contested Languages; Michal Belina, professore di linguistica all'Università di Varsavia ed esperto di lingue regionali della penisola iberica; Marco Trizzino, professore di lingua e storiografia greca presso l'Università Pontificia Salesiana di Roma e autore di una tesi di laurea sulla pianificazione linguistica applicata al siciliano; Alfonso Campisi, titolare della cattedra di lingua e cultura siciliana “Vincenzo Consolo” all’Università La Manouba di Tunisi; Gaetano Cipolla, emerito professore di Italiano e Presidente del Dipartimento di Lingue Straniere Moderne alla St. John’s University di New York.
Federazione Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana
ore 13:10
Nota dell'Auclis in merito alla conferenza di stamattina dell'on. Corrao sulla lingua siciliana
In merito a quanto emerso nella conferenza stampa di oggi sulla lingua siciliana, le 18 associazioni che fanno parte dell'AUCLIS - Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana - in una nota fanno sapere che ritengono importante l’apporto degli artisti nelle scuole ma sottolineano “la mancanza di un approccio strategico e strutturato per la promozione diffusa del siciliano e, del pari, l’inesistenza di un programma moderno di pianificazione linguistica volta al suo rilancio. Nessuna lingua giudicata ‘vulnerabile’, come lo è dall’UNESCO quella siciliana – prosegue AUCLIS - è riuscita a invertire la tendenza con le sole misure ascoltate oggi".
AUCLIS
Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana
COMUNICATO STAMPA DEL
13 febbraio 2024
Precisazioni di L’AUCLIS
Il fermento che si è prodotto recentemente intorno alla tematica della lingua siciliana e della sua promozione fa registrare una criticità. La confederazione di Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana, prende le distanze dalle iniziative sulla lingua siciliana messe in atto dall’eurodeputato Ignazio Corrao. Con una loro nota le 18 associazioni che compongono la confederazione fanno sapere che “non supportiamo l’azione del parlamentare europeo Ignazio Corrao, che ha deciso di adottare una versione depotenziata del ‘Manifesto di Bruxelles’, in cui, tra l’altro, sono stati tolti tutti i riferimenti di contenuto e terminologici che assegnano al siciliano il rango di lingua”.
L’AUCLIS prosegue: “Rimaniamo perplessi nel leggere nel comunicato che l’on. Corrao ha diramato ai media, l’annunciata presenza del nostro esponente Aurelio La Torre, autore del testo originario del Manifesto (da lui presentato a Messina il 27 novembre scorso), alla conferenza stampa che ha organizzato per domani 14 febbraio, per di più dando a intendere che la Presidenza del Consiglio dei Ministri sia parte attiva dell’iniziativa”. Le associazioni confederate affermano che “la lingua siciliana è un patrimonio che riguarda tutti i siciliani e bisogna accostarsi alla sua tutela e promozione con grande rispetto e serietà”.
L’AUCLIS, che nei giorni scorsi ha inviato una lettera-appello a tutti i deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana, annuncia per mercoledì 21 febbraio, in occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre istituita dall’UNESCO, un incontro operativo sulla lingua siciliana alla sala “Mattarella” del Palazzo Reale di Palermo, aperto ai politici e alla popolazione. Nel corso del convegno interverranno anche alcuni linguisti tra cui il professore Alfonso Campisi, che ha istituito presso l’Università de “La Manouba” di Tunisi la prima cattedra al mondo di lingua e cultura siciliana.
AUCLIS
Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana
7 febbraio 2024
MISURE URGENTI PER LA TUTELA E LA PROMOZIONE
DELLA LINGUA SICILIANA
Appello ai deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana
Gent.mo On. Deputato,
Le scriviamo in qualità di rappresentanti delle Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana (AUCLIS), che consta di ben 18 associazioni presenti in tutto il territorio siciliano, che solo nel 2023 hanno organizzato e condotto oltre 130 eventi teatrali, letterari, musicali, di studio e ricerca, interagendo con oltre 50.000 siciliani in presenza e un numero circa 10 volte maggiore tramite le varie piattaforme social e on-line, attraverso attività che hanno coinvolto oltre 400 enti e istituzioni generando pieno consenso e attiva partecipazione.
La nostra organizzazione, che non ha colore politico alcuno, è impegnata a tutelare e promuovere la lingua siciliana, che è parte fondante del patrimonio culturale della nostra regione e potrebbe costituire, con le apposite misure, un volano per lo sviluppo culturale, turistico ed occupazionale.
L`AUCLIS si fonda su valori trasversali e su obiettivi condivisi (nel senso di “non divisivi”) e si prefigge di collaborare, pertanto, con tutte le formazioni politiche.
La lingua siciliana -una delle lingue più antiche e ricche di tradizione culturale in Italia- rappresenta un elemento fondamentale dell'identità e della cultura siciliana: la lingua è molto di più di un mero strumento di comunicazione! È tramite la lingua che un popolo trasmette le tradizioni, le storie e i valori che lo caratterizzano!
Purtroppo, la lingua siciliana sta subendo una continua erosione a causa di due fattori principali: i) la persistenza di alcuni pregiudizi radicati; ii) l'assenza di politiche concrete per la sua tutela e promozione.
Tra i pregiudizi più dannosi: il considerare il siciliano un dialetto dell`italiano, una corruzione linguistica dell`italiano, quasi un linguaggio “di serie B” rispetto ad esso; associarlo ad ambienti di emarginazione e a situazioni delinquenziali; ritenerlo non adatto alle esigenze dei tempi moderni, e così via sminuendo. Tali pregiudizi – la cui carica ideologica, in passato, non ha risparmiato neanche scuole e ambienti universitari- hanno nuociuto e continuano ad ostacolare la conoscenza, l'utilizzo e la diffusione del siciliano, con grave danno per la nostra cultura e identità storico-territoriale.
Tutti questi fattori hanno portato a una situazione in cui la lingua siciliana rischia progressivamente di scomparire, il che sarebbe una perdita inestimabile e catastrofica per la nostra comunità.
Non è un caso che l`UNESCO, nel suo Atlante sulle lingue in pericolo (Atlante che, precisiamo, si incentra soltanto sulle lingue e non sui dialetti), ha catalogato il Siciliano tra le “lingue vulnerabili”.
In questo contesto, riteniamo che sia preciso dovere di ogni politico siciliano contribuire a rimuovere i pregiudizi e tutelare e promuovere concretamente la lingua siciliana, in quanto elemento fondamentale del nostro patrimonio culturale.
Alla luce di tutto questo, riteniamo sia di fondamentale importanza che i deputati e i partiti politici di riferimento prendano posizione e adottino delle misure concrete per tutelare e promuovere la lingua siciliana, al fine di preservare la nostra identità e valorizzare la nostra cultura.
In tale prospettiva, l`AUCLIS propone, in Allegato a questa lettera, alcune delle misure che possono contribuire a tutelare e promuovere la lingua e la cultura siciliana.
Auspichiamo che possiate considerare queste proposte, che non hanno certo pretese di esaustività, e possiate lavorare insieme a noi per renderle realtà.
La lingua siciliana è un tesoro che dovremmo, tutti noi, proteggere e valorizzare: è un nostro preciso dovere verso i nostri antenati, come verso le future generazioni.
Già nei primi mesi dalla sua costituzione, l`AUCLIS ha organizzato, fra le varie attività, diversi incontri di studio con linguisti italiani ed europei di consolidata esperienza:
Prof. Alfonso Campisi (Università "La Manouba", Tunisi)
Prof. Michal Belina (Università di Varsavia, Polonia)
Prof. Christopher Moseley (Università di Londra – già coordinatore dell`ATLAS UNESCO)
Prof. Marco Tamburelli (Università di Bangor, Galles)
Prof. Marco Trizzino (Università Pontificia Salesiana, Roma)
Prof. Gaetano Cipolla (Università "St. John's", New York, USA)
i quali, tutti, ci hanno esortato ad interloquire con enti ed istituzioni per sollecitare la salvaguardia della “lingua siciliana” (che per loro, tutti, è senza dubbio una lingua separata rispetto all`italiano e non un dialetto di esso) in accordo alle migliori pratiche e ai principi europei.
Siamo convinti che la promozione della lingua siciliana possa contribuire positivamente a dinamiche di sviluppo economico, a rinforzare l'identità culturale del nostro popolo e a favorire, nello stesso tempo, la comprensione e il rispetto reciproco tra le diverse comunità linguistiche e culturali presenti in Sicilia.
Come deputati dell'Assemblea Regionale Siciliana, avete il potere di fare la differenza nella tutela e promozione della lingua siciliana.
Vi chiediamo di valutare l'inserimento di questo obiettivo nei vostri programmi elettorali.
Potete, inoltre, essere di esempio nell`uso della lingua “viva” utilizzandola negli slogan, negli spot, nei comizi, nei volantini elettorali: se volete raggiungere tutte le diverse sensibilità del vostro elettorato siciliano non potete non usare anche la lingua storica della comunità.
Vi invitiamo, in conclusione, a prendere in considerazione il nostro appello e le nostre allegate proposte e a lavorare in sinergia per garantire che la lingua siciliana, grazie alle misure che verranno prese, potrà continuare a vivere e, possibilmente, a prosperare.
E` nostro dovere farlo. Siamo la generazione, qui e ora, che può segnare l'inversione di rotta. Dobbiamo farlo “con” e “per” le generazioni future che camminano, già adesso, con le gambe dei nostri figli e dei nostri nipoti.
Vi ringraziamo per l'attenzione e speriamo di ricevere quanto prima una vostra positiva reazione.
Viva la Sicilia e il suo grandioso patrimonio culturale!
La invitiamo, infine, come primo passo, a voler partecipare all`incontro “Tuteliamo la lingua e la cultura siciliana” che AUCLIS organizza il mercoledì 21 febbraio 2024 all'Assemblea Regionale Siciliana, Palazzo Reale, alle ore 16.00 presso la Sala Mattarella.
L'organizzazione rispetterà i limiti di capienza della sala (120 posti): è pertanto gradita la conferma di partecipazione, specificando possibilmente l'ente o l'organizzazione rappresentata, da inviare a federazione.auclis@gmail.com.
L'ingresso dei partecipanti, con abbigliamento consono e obbligo di giacca e cravatta per gli uomini, avverrà dalla Portineria di Piazza Parlamento n.1.
Distinti saluti,
Firmato: tutte le associazioni della confederazione AUCLIS
ALCUNE POSSIBILI MISURE CONCRETE
PER TUTELARE E PROMUOVERE
LA LINGUA SICILIANA
a) Sostenere l`attuazione della legge 9 del 2011 relativa all'insegnamento del patrimonio culturale e linguistico siciliano nelle scuole. Le scuole sono fondamentali per il rilancio del siciliano e bisogna avere la massima attenzione che l`attuazione della legge 9 non si concentri su approfondimenti di tipo filologico (usato anche sulle “lingue morte”) e non sia contaminato dai residui di un approccio ideologico -forse motivato mezzo secolo fa ma obsoleto ai giorni nostri- secondo il quale dare consapevolezza storica e linguistica ai siciliani equivarrebbe a risvegliare in essi idee e pulsioni autonomiste anti-italiane. E` necessaria, invece, una visione moderna e attuale, utile e non noiosa per gli studenti: essa -oltre agli aspetti storico-culturali- dovrebbe esplorare il patrimonio linguistico siciliano tenendo conto dell`esigenza di far conoscere la ricca letteratura siciliana e, soprattutto, di consolidare nei giovani scolari un uso corretto ed effettivo del siciliano come “lingua viva” e adatta (o comunque adattabile) alle esigenze della vita contemporanea.
b) Sostenere la creazione di istituzioni e organizzazioni dedicate alla promozione e alla tutela della lingua siciliana, al fine di coordinare gli sforzi e le iniziative in questo ambito e avendo cura che tali organizzazioni abbiano le opportune competenze manageriali e strategiche in relazione alla necessità di elaborare azioni concrete ed efficaci per la revitalizzazione della lingua anche in chiave di trasmissione inter-generazionale.
c) Sostenere le attività dei corsi di lingua siciliana, alcuni aperti anche agli stranieri, affinché possa espandersi o comunque consolidarsi la conoscenza della nostra lingua e della nostra cultura.
d) Sostenere l`uso della lingua siciliana nei media, compresi radio, televisione e stampa (ovviamente con modalità limitate, non essendo certamente in discussione l`uso ufficiale della lingua italiana). Ciò contribuirebbe ad aumentare la consapevolezza della lingua siciliana e della sua importanza, oltre a fornire opportunità di produzione e trasmissione di contenuti in lingua siciliana.
e) Sostenere e promuovere la produzione e la diffusione di contenuti culturali in lingua siciliana, come film, spettacoli teatrali, musica e libri, favorendo anche apposite convenzioni tra le scuole e i comuni con cantastorie e opera dei pupi. Tutto questo contribuirebbe non solo a preservare la lingua, ma anche a valorizzare e promuovere l'arte e la cultura siciliana a livello nazionale e internazionale.
f) Sostenere la creazione di un festival culturale dedicato alla cultura e alla lingua siciliana, che celebri la sua bellezza e la sua importanza. Riprendere il “Festival della musica siciliana” interrotto molti anni fa o rilanciare un evento di simile portata.
g) Sostenere l`uso della lingua siciliana su Internet e nei social media.
h) Sostenere la creazione di riconoscimenti, eventualmente sotto forma di premi o borse di studio per gli studenti delle scuole e per altre categorie (come ad es. i giovani giornalisti) che si sono distinti in attività inerenti alla lingua e alla cultura siciliana.
AUCLIS
Associazioni Unite per la Lingua Siciliana
E-mail:
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